L’integrazione del diversamente abile è una tematica di particolare rilevanza nella società odierna. I processi di trasformazione in atto nella scuola e nella società rendono più che mai attuale l’argomento e richiedono un accrescimento dell’impegno da parte di ciascuno, allo scopo di dar voce ai bisogni dei disabili e proporre contenuti e proposte in grado di promuovere e garantire tutti i loro diritti.
La particolare attenzione alla qualità della vita dei disabili ha favorito la nascita sul territorio di numerose associazioni, specializzate nelle diverse tipologie di handicap. Queste, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica su determinate problematiche attuano, ognuna proponendo un suo peculiare percorso, interventi specificamente finalizzati all’educazione e all’integrazione sociale dei disabili.
Il presente lavoro nasce dall’esperienza sul campo, proprio in collaborazione con una di queste associazioni, l’A.F.I.A. (Associazione Famiglie Ipoacusici Abruzzesi). In particolare l’intervento di cui si fa menzione è rivolto alle persone minorate dell’udito e presenta un’ampia gamma di attività musicali (vocali, ritmico – musicali e strumentali), volte a migliorare la comunicazione dell’audioleso col mondo che lo circonda, favorendone, di conseguenza, l’integrazione nella società.
La scelta di utilizzare proprio la musica con chi è minorato dell’udito è spiegata dal fatto che il sordo profondo è dotato di una percezione uditiva residua che deve essere esercitata ed affinata, parallelamente anche alla percezione tattile che la supporta. Ciò può essere proficuamente attuato svolgendo proprio delle attività sonoro - musicali in un’aula ben attrezzata, con strumenti musicali adeguati, di cui sia facile avvertire al tatto la vibrazione.
La musica, oltre ad agire direttamente sul linguaggio e sulle capacità senso - percettive, agevola nell’ipoacusico la coordinazione motoria, la coordinazione spazio - temporale, la socializzazione e le capacità affettive e relazionali.
I risultati ottenuti con questa esperienza mettono in evidenza come il linguaggio musicale riesca ad offrire, anche a chi è disabile dell’udito, non soltanto dei momenti ludici, di incontro con i coetanei, ma anche delle importanti occasioni di sviluppo della percezione e della musicalità.
Inhaltsverzeichnis (Indice)
- PRESENTAZIONE
- PRIMA PARTE
- 1. IL DEFICIT DI PERCEZIONE UDITIVA
- 1.1 La percezione uditiva
- 1.2 I parametri della percezione uditiva
- 1.3 Il deficit uditivo
- 1.4 Le conseguenze del deficit uditivo
- 1.5 Le manifestazioni dell'ipoacusia
- 2. I METODI RIABILITATIVI
- 2.1 Aspetti generali
- 2.2 Il metodo gestuale
- 2.3 Il metodo bilingue
- 2.4 Il metodo bimodale
- 2.5 Il metodo orale
- 2.5.1 Il metodo verbo - tonale
- 2.5.2 Il metodo multidisciplinare
- 2.6 Considerazioni
- SECONDA PARTE
- 3. UN'ASSOCIAZIONE PER GLI IPOACUSICI
- 3.1 L'A.F.I.A: sezione regionale della FIADDA
- 3.2 Le attività
- 3.2.1 L'assistenza didattica domiciliare
- 3.2.2 La consulenza legale e pedagogica
- 3.2.3 Un'esperienza particolare: l'incontro con la straordinaria "intelligenza musicale" di Evelyn Glennie
- 4. ESPERIENZE MUSICALI
- 4.1 Il laboratorio musicale
- 4.2 Le attività musicali: generalità
- 4.3 Le attività musicali: correlazioni
- 4.3.1 L'area motoria
- 4.3.2 L'area percettiva
- 4.3.3 L'area affettiva
- 4.3.4 L'area intellettiva
- 4.3.5 L'area linguistica
- 4.4 Le attività musicali: contenuti
- 4.4.1 Attività per lo sviluppo delle capacità motorie
- 4.4.2 Attività per lo sviluppo delle capacità percettive
- 4.4.3 Attività per lo sviluppo delle capacità linguistiche
- 4.5 Conclusioni
- L'importanza dell'integrazione sociale per le persone con disabilità uditive
- Il ruolo della musica come strumento riabilitativo per i disabili uditivi
- I metodi riabilitativi per le persone con ipoacusia, con particolare attenzione al metodo orale e al metodo bimodale
- L'esperienza di un'associazione dedicata all'assistenza e all'integrazione di persone con ipoacusia
- L'influenza della musica sullo sviluppo di diverse abilità, come la motricità, la percezione, l'affettività, l'intelligenza e il linguaggio.
Zielsetzung und Themenschwerpunkte (Obiettivi e temi principali)
Questo lavoro esplora le sfide dell'integrazione di persone con disabilità uditive, con particolare attenzione all'utilizzo della musica come strumento riabilitativo. L'obiettivo principale è dimostrare come attività musicali vocali e strumentali possano migliorare la comunicazione e la socializzazione di individui con ipoacusia.
Zusammenfassung der Kapitel (Sommario dei capitoli)
La prima parte del lavoro si concentra sul deficit di percezione uditiva, analizzando i parametri della percezione, le conseguenze dell'ipoacusia e le sue manifestazioni. Viene inoltre esaminata la gamma di metodi riabilitativi utilizzati, tra cui il metodo gestuale, bilingue, bimodale e orale.
La seconda parte del lavoro si focalizza sull'esperienza di un'associazione che si occupa di integrazione di persone con ipoacusia. L'A.F.I.A. (Associazione Famiglie Ipoacusici Abruzzesi) svolge diverse attività, tra cui l'assistenza didattica domiciliare, la consulenza legale e pedagogica, e l'organizzazione di eventi e laboratori musicali.
Il capitolo finale si concentra sulle esperienze musicali condotte con i disabili uditivi, analizzando il laboratorio musicale, le attività musicali e le loro correlazioni con le aree motoria, percettiva, affettiva, intellettiva e linguistica. Viene presentato un elenco dettagliato di attività musicali volte a sviluppare diverse abilità.
Schlüsselwörter (Parole chiave)
Ipoacusia, integrazione sociale, riabilitazione, metodo orale, metodo bimodale, musica, linguaggio, percezione uditiva, motricità, affettività, intelligenza, sviluppo, associazioni, assistenza didattica, laboratori musicali.
- Quote paper
- Professor Cristina Flocco (Author), 2011, Percorsi didattici vocali e strumentali per soggetti ipoacusici, Munich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/170953