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Indice
1. Introduzione
2. Il Neorealismo nel Cinema italiano
2.1 Lo sviluppo del Neorealismo nel Cinema italiano
2.1.1 Le influenze del Realismo poetico del Cinema francese
2.1.2 I temi e le caratteristiche del Cinema Neorealista
2.2 La fine del Cinema Neorealista
3. La Pianura Padana nel Cinema Neorealista
3.1 La definizione e la funzione del paesaggio nel Cinema
3.2 L´importanza del paesaggio della Pianura Padana per il Cinema Neorealista
3.3 I film neorealisti sulla Pianura Padana
3.3.1 Gente del Po di Michelangelo Antonioni
3.3.2 Ossessione di Luchino Visconti
4. Conclusione
5. Bibliografia
6. L´appendice
1. Introduzione
Il Neorealismo è una corrente importante nella storia del Cinema italiano. Ha influenzato il Cinema europeo e in particolare, negli anni Cinquanta e Sessanta, la Nouvelle Vague francese. Con il Cinema Neorealista fanno carriera molti registi, come Luchino Visconti, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Michelangelo Antonioni e Federico Fellini.
In un'epoca in cui il Fascismo e la guerra avevano impoverito la vita della gente, i Neorealisti volevano ricordare con i loro film i difficili problemi politici e sociali, la situazione morale della popolazione ed i cambiamenti nella vita quotidiana in Italia.
Il Cinema è stato uno strumento politico. I registi hanno rappresentato al tempo stesso la durezza e la bellezza della vita. Alcuni, come Antonioni, Rossellini o Visconti, si sono avvalsi del paesaggio, nello specifico del paesaggio della Pianura Padana, per rappresentare i loro temi. Questa tesina mostrerà che il paesaggio è stato un elemento importante nel Cinema Neorealista. Nello specifico la tesina si riferisce alla Pianura Padana, attraverso l'esempio di tre film. Il primo capitolo tratterà il Neorealismo in generale, il suo sviluppo, le sue influenze, le sue caratteristiche e i sui temi.
Il secondo capitolo riguarderà il paesaggio della Pianura Padana nel Cinema Neorealista.
Verrà chiarito il significato del termine paesaggio e la sua importanza nei film.
Infine la tesina mostrerà perché la Pianura Padana è stata un elemento molto importante per il Neorealismo.
2. Il Neorealismo nel Cinema italiano
2.1 Lo sviluppo del Neorealismo nel Cinema italiano
In Italia il Neorealismo nel Cinema ha dominato soprattutto gli anni del Dopoguerra. Questa corrente artistica si era sviluppata già durante il Fascismo. Molti storici del Cinema pensano che la nascita del Neorealismo sia stata già nel Verismo fascista. L´industria cinematografica italiana negli anni Trenta e Quaranta del Novecento era segnata dalle idee fasciste. Accanto ai film storici sono stati soprattutto i film di propaganda fascisti che hanno caratterizzato il Cinema italiano di questi anni. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale anche il Cinema italiano ha avuto una metamorfosi. L´incentivo a questo processo di trasformazione è stato dato da letterati, sceneggiatori e registi italiani. I critici cinematografici parlano di una necessità di creare i film che riflettono i problemi della società.
Proprio per questo rapporto con la società nasce il termine Neorealismo, che „ é prima di tutto un ’termine morale‘ che mostra attraverso la realtà, che cosa si affanna a nascondere la società borghese.“ 1
L´idea del Neorealismo non è nuova. Già all'inizio dell'Ottocento esistevano opere artistiche e letterarie che avevano caratteristiche neorealiste. Le trame di questi film raccontavano la vita reale della gente all’inizio del Novecento. Il film fungeva da strumento per i registi per muovere critiche sociali, come il film Sperduti nel buio di Nino Martoglio.
Il film, del 1914, mostra la vita reale di una coppia di amanti, che si fanno strada in mezzo alle difficoltà della vita all’inizio del secolo. Il film critico sociale è considerato il padre più antico del Neorealismo.
Il vero e proprio concetto di Neorealismo è stato coniato dal critico cinematografico Umberto Barbaro in un articolo nella rivista “Cinema”2. Nel tempo del Fascismo la rivista ha avuto un ruolo importante per lo sviluppo della nuova generazione di registi. Cinema fungeva da luogo di discussione di temi teorici e da luogo di propaganda delle idee dei registi.
I primi film nello stile neorealista sono stati prodotti durante la dittatura di Mussolini e mostravano la vita reale, il male, la sopraffazione e la povertà durante il Fascismo. Il film Ossessione di Luchino Visconti è considerato il manifesto del Neorealismo nel Cinema italiano.
2.1.1 Le influenze del Realismo poetico del Cinema francese
Il Cinema Neorealista non è stato influenzato solo dal Marxismo o dalla letteratura realista, è stato influenzato soprattutto dal Realismo poetico del Cinema francese.
La crisi economica negli anni Trenta del Novecento aveva influito anche sul cinema francese. L´industria cinematografica in Francia stagnava. Ciononostante, alcuni registi ignorarono la crisi economica e produssero film con cui ricordavano le difficoltà di questo tempo. „ Intorno all’anno 1935 risaltavano diversi registi famosi con film, che aprivano una nuova epoca del Cinema francese: Carné, Duvivier e Renoir. Le opere erano segnate da un’idea fondamentale comune, che caratterizza il Realismo: la preferenza per i lati oscuri della vita, la simpatia per la gente penalizzata, l´attenzione ai problemi sociali, soprattutto al conflitto tra l´individuo e la società, la situazione di una persona in un ambiente specifico. Alcuni film di questa scuola, come quelli di Carnés, mostravano un atteggiamento pessimistico.“3
2.1.2 I temi e le caratteristiche del Cinema Neorealista
Dal contrasto tra i Neorealisti e il Cinema storico, quello di propaganda dei fascisti e più tardi quello di Hollywood, si sviluppò un cinema nuovo, per forme e contenuti. I Neorealisti volevano raccontare le storie della gente del loro tempo e la vita reale. I registi volevano fare dei film che lasciassero parlare le cose da sole e che riflettessero i problemi sociali. I protagonisti dei film Neorealisti non agiscono, osservano la realtà come degli spettatori: „ Il personaggio del film sarà uno spettatore. Si muove inutilmente, corre inutilmente e si stanca inutilmente […]. Non è capace di un'azione nella trama […].“4
Questo nuovo modo di fare film ha significato anche la morte dell’eroe classico del Cinema e anche l´allontanamento dal genere classico di Hollywood, che era molto attuale dopo la Seconda Guerra Mondiale.
L´essenziale per i registi neorealisti era l´autenticità e il rispetto della realtà. Per questo motivo le riprese venivano fatte in luoghi reali, con un paesaggio specifico e gli attori non erano professionisti, erano uomini comuni, gente della vita reale. Anche i dialoghi erano naturali. I protagonisti parlavano in dialetto e molti film avevano i sottotitoli. Questi elementi hanno dato ai film uno stile documentario: „ Anche noi […] vogliamo portare la nostra macchina da presa nelle strade, nei campi, nei porti, nelle fabbriche, del nostro paese: anche noi siamo convinti che un giorno creeremo il nostro film più bello seguendo il passo lento e stanco dell´operaio che torna alla sua casa, narrando l´essenziale poesia d´una vita nuova e pura.”5
Le trame dei film mostrano la lotta per l´esistenza della gente, trattano la povertà, l´ingiustizia sociale, la guerra, la disoccupazione, il cambiamento delle strutture familiari tradizionali o la criminalità e le sue origini sociali. Con la rappresentazione della realtà nei film, i registi fecero la propria parte nella campagna di sensibilizzazione sociale e forse nella costruzione democratica dell´Italia. Essi chiedevano un cambiamento sociale.
2.2 La fine del Cinema Neorealista
L'Italia era sotto la guida degli Alleati americani dopo la guerra e si avviava verso il miracolo economico. Per lo stanziamento di soldi per la ricostruzione, il governo degli Stati Uniti d´America esigeva che in Italia non salisse al potere un governo Marxista-Socialista. Nell’anno 1948 i Cristiano-Democratici vinsero le elezioni: l´Italia ebbe un nuovo governo e ricevette anche soldi dagli Stati Uniti per la ricostruzione del paese. Per questo motivo i Neorealisti erano una spina nel fianco per il nuovo governo. Si complicava per i registi la produzione dei film. Senza le sovvenzioni essi non potevano produrre i film e così anche i grandi registi del Neorealismo si adattarono alle circostanze del tempo. Ancora oggi alcuni registi lavorano con lo stile neorealista, ma è andato perduto il criterio della vicinanza alla realtà.
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1 Barthes Roland, di Kapp Volker: Italienische Literaturgeschichte, Metzler, Stuttgart, 1994, P. 355
2 www.35millimeter.de/filmgeschichte/italien/1940/italienischer-neorealismus 01.09.2010
3 Ulrich Gregor, Enno Patalas: Geschichte des Films. S. Mohn, Gütersloh, 1962
4 Deleuze Gilles di Drubek-Meyer, Natascha: Das Zeit-Bild im osteuropäischen Film nach 1945, P. 140
5 Alicata Mario/ Guiseppe De Santis: Cinema.l´anno 6, Numero. 130, P. 314-315 di Perinelli: Fluchtlinien des Neorealismus, transcript Verlag, Bielefeld 2009, P.49