Réflexions. Analisi di testi scelti di Verlaine e Mallarmé


Textbook, 2016

104 Pages


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Inhaltsverzeichnis

INDICE

Indice delle illustrazioni

Fonti delle illustrazioni

Introduzione

1.1 Paul Verlaine
1.2 Fêtes Galantes
1.3 Mandoline
1.4 Analisi di Mandoline
1.5 Musicare un testo poetico: il percorso del compositore

2.1 Le Faune
2.2 Analisi di Le Faune

3.1 Les ingénus
3.2 Analisi di Les ingénus
3.3 Una prospettiva fotografica/cinematografica
3.4 Concitazione e distensione

4.1 Clair de lune
4.2 Analisi di Clair de lune

5.1 Stéphane Mallarmé
5.2 Apparition
5.3 I poètes maudits
5.4 Analisi di Apparition
5.5 Relazioni tra musica e poesia

Bibliografia

Sitografia

Indice delle illustrazioni

Fig. 1: Claude Monet, Le pont japonais

Fig. 2: Antoine Watteau, Il festival dell’amore

Fig. 3: Antoine Watteau, I piaceri del ballo

Fig. 4: Antoine Watteau, I pastori

Fig. 5: Fauno

Fig. 6: Fauno

Fig. 7: Fauno

Fig. 8: Schema delle vocali del francese

Fig. 9: Fauno

Fig. 10: Fauno

Fig. 11: Fauno

Fig. 12: Auguste Renoir, Ballo in città

Fig. 13: Antoine Watteau, L’assemblée dans un parc

Fig. 14: Campo lunghissimo

Fig. 15: Campo lungo

Fig. 16: Campo medio

Fig. 17: Figura intera

Fig. 18: Piano americano

Fig. 19: Primo piano

Fig. 20: Primissimo piano

Fig. 21: Dettaglio

Fig. 22: Antoine Watteau, L’amore al teatro italiano

Fig. 23: Antoine Watteau, La partie quarrée

Fig. 24: La lune s’attristait

Fig. 25: Marc Chagall, Il concerto

Fig. 26: Claude Debussy, Apparition, battute 2-5

Fig. 27: Claude Debussy, Apparition, battute 21-26

Fonti delle illustrazioni

Fig. 1 Claude Monet, Le pont japonais

https://www.google.it/search?q=monet+japonais&biw =1366&bih=643&tbm=isch&imgil=mM0VBG3h0SY wDM%253A%253BUf3ZVr5Jwc_2LM%253Bhttp% 25253A%25252F%25252F Error! Hyperlink reference not valid. F-sp%25252FLe-Pont-Japonais-Giverny- Posters_i7349095_.htm&source=iu&pf=m&fir=mM0 VBG3h0SYwDM%253A%252CUf3ZVr5Jwc_2LM %252C_&usg=__5ZLQFNRMVgKZIJlgh2wUCU_p bVM%3D&ved=0ahUKEwim6JS-

_vzNAhVLQBQKHSjXDoIQyjcILA&ei=EMiMV6a gPMuAUaiuu5AI#imgrc=mM0VBG3h0SYwDM%3 A (accesso 18.07.2016).

Fig. 2 Antoine Watteau, Il festival dell’amore

http://www.settemuse.it/pittori_opere_W/watteau_jea n_antoine/watteau_jean_antoine_502_the_festival_of _love.jpg

Fig. 3 Antoine Watteau, I piaceri del ballo

https://en.wikipedia.org/wiki/Jean- Antoine_Watteau#/media/File:Antoine_Watteau_001. jpg

Fig. 4 Antoine Watteau, I pastori

http://it.wahooart.com/@@/8Y3LVC-Jean-Antoine- Watteau-I-Pastori

Fig. 5 Fauno

http://www.ebay.it/itm/ANTICA-STATUA-

SCULTURA-IN-MARMO-ALABASTRO-FIGURA- NEOCLASSICA-FAUNO-PRIMI-900- /291811218982?hash=item43f14dd626:g:mEgAAOS wRQlXe6EI

Fig. 6 Fauno

https://www.expertissim.com/le-faune-pompei- bronze-12265362

Fig. 7, Fauno

https://www.expertissim.com/le-faune-pompei- bronze-12265362

Fig. 8, Schema delle vocali del francese

Adattato da https://it.wikipedia.org/wiki/Vocale

Fig. 9, Fauno

https://it.wikipedia.org/wiki/Fauno#/media/File:Faunu s_Vienna_Ma528.jpg

Fig. 10, Fauno

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7 0/Faun_merse.jpg

Fig. 11, Fauno

https://it.wikipedia.org/wiki/Fauno#/media/File:Le_fa une_1923.jpg

Fig. 12, Auguste Renoir, Ballo in città

http://cultura.biografieonline.it/renoir-ballo-in-citta- ballo-in-campagna/

Fig. 13, Antoine Watteau, L’assemblée dans un parc

http://cartelen.louvre.fr/cartelen/visite?srv=car_not_fr ame&idNotice=10675

Fig. 14, Campo lunghissimo

http://www.dreamvideo.it/articoli/221/l-inquadratura- campi-e-piani

Fig. 15, Campo lungo

http://www.dreamvideo.it/articoli/221/l-inquadratura- campi-e-piani

Fig. 16, Campo medio

http://www.dreamvideo.it/articoli/221/l-inquadratura- campi-e-piani

Fig. 17, Figura intera

http://www.dreamvideo.it/articoli/221/l-inquadratura- campi-e-piani

Fig. 18, Piano americano

http://www.dreamvideo.it/articoli/221/l-inquadratura- campi-e-piani

Fig. 19, Primo piano

http://www.dreamvideo.it/articoli/221/l-inquadratura- campi-e-piani

Fig. 20, Primissimo piano

http://www.dreamvideo.it/articoli/221/l-inquadratura- campi-e-piani

Fig. 21, Dettaglio

http://www.dreamvideo.it/articoli/221/l-inquadratura- campi-e-piani

Fig. 22, Antoine Watteau, L’amore al teatro italiano

http://www.aparences.net/periodes/rococo/jean- antoine-watteau/

Fig. 23, Antoine Watteau, La partie quarrée

http://www.aparences.net/periodes/rococo/jean- antoine-watteau/

Fig. 24, La lune s’attristait

http://accordeonnous.canalblog.com/archives/2008/12 /02/11577212.html

Fig. 25, Marc Chagall, Il concerto

http://lacapannadelsilenzio.it/mostra-dedicata-a-marc- chagall-a-catania/

Fig. 26, Claude Debussy, Apparition Adattato da http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cac he:i3e32Ao3EjMJ:imslp.org/wiki/Apparition_(Debuss y,_Claude)+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it

Fig. 27, Claude Debussy, Apparition

Adattato da

http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cac he:i3e32Ao3EjMJ:imslp.org/wiki/Apparition_(Debuss y,_Claude)+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it

Introduzione

L’analisi di un testo poetico, come di ogni opera d’arte espressa in uno o più linguaggi, deve tener conto della polisemia intrinseca dei prodotti artistici: secondo Umberto Eco ogni opera d’arte è un’ opera aperta, che stimola l’intervento attivo del fruitore permettendo, o addirittura richiedendo, interpretazioni multiple e magari tra loro complementari1.

In verità il testo poetico racchiude in sé una molteplicità di messaggi, che si originano dalle numerose scelte compiute dall’autore: la forma, il metro, il lessico, le figure retoriche, il soggetto, informano il lettore non soltanto della possibile adesione dell’autore a determinate scuole poetiche o stili, ma anche del grado con cui questi ha scelto di aderire o distaccarsi da essi, e del momento in cui ha messo in atto tale decisione.

Inoltre è interessante investigare se il poeta esprima la sua concezione poetica soltanto implicitamente, nel modo in cui crea le sue opere, o se lo faccia anche esplicitamente, per mezzo di una vera e propria teorizzazione, e se i due momenti sono espressione di una concezione unitaria o se la poetica dell’autore si sia evoluta nel corso del tempo.

Una particolare importanza riveste l’analisi del significante, che evidenzia come l’autore plasmi il proprio pensiero, rendendo portatori di significato le sonorità e il ritmo delle parole, e, di conseguenza, le sonorità e il ritmo dei singoli versi e del periodo.

E’ opportuno poi che chi fruisce di un testo poetico e desidera investigarlo nei suoi plurimi aspetti, sviluppi la propria analisi partendo dal testo, e allarghi progressivamente la propria riflessione a considerare altri testi dello stesso autore e di altri autori, coevi e non, per evidenziare quali analogie e differenze il testo esaminato mostri rispetto agli altri con i quali viene messo a confronto.

Poi il testo poetico può essere accostato ad opere incentrate sul medesimo soggetto, espresse in altri linguaggi, come ad esempio le opere d’arte visiva e i brani musicali. Questo confronto è particolarmente interessante se il testo poetico si collega

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esplicitamente ad un’opera d’arte visiva, come accade ad esempio per la raccolta Fêtes galantes di Paul Verlaine, che richiama il ciclo pittorico delle Fêtes galantes di Antoine Watteau; o se il testo poetico viene messo in musica, creando un brano vocale- strumentale, com’è accaduto per diverse poesie di Verlaine e Stéphane Mallarmé, musicate da Claude Debussy, Gabriel Fauré, e Petri Hellemaa.

In questi casi il confronto tra testo poetico, opera d’arte visiva e brano musicale si rivela assai fecondo, in quanto capace di gettare una nuova luce sia sui molteplici sensi dell’opera che ha propiziato la produzione delle opere successive, sia sulla ricchezza di sensi-significati di queste ultime.

E’ importante poi collegare il testo al contesto storicoculturale, perché il poeta vive la realtà del suo tempo e si riferisce ad essa, non soltanto quando tale riferimento assume la forma della partecipazione politica e sociale, ma anche quando si presenta come rifiuto a apparente disimpegno.

Partendo da tali premesse, ma senza proporsi l’obiettivo di un’esaustività che rischierebbe di apparire arida e prolissa, il presente volume intende indicare alcuni possibili potrà percorsi di approccio ad un testo poetico.

Il lettore potrà scegliere tra loro quelli da fare propri e applicare nella lettura di nuovi testi, o ancor meglio potrà trarre spunto dalle presenti proposte per sviluppare autonome strategie di riflessione, analisi e confronto.

L’espansione delle capacità acquisite renderà possibile un ulteriore transfer cognitivo2, permettendo al lettore non soltanto di giungere ad una comprensione profonda dei testi esaminati, ma anche di esprimere su di essi un giudizio articolato, motivato e davvero personale.

1.1 Paul Verlaine (1844 - 1896)

Verlaine nasce nel 1844 in una famiglia della piccola borghesia, residente prima a Metz e poi a Parigi. Nella capitale Verlaine frequenta i caffè e i salotti letterari.

Qui viene in contatto con il movimento poetico del Parnassianesimo. Già il nome ci dice che lo scopo degli aderenti a questo movimento era riportare la poesia al Parnaso, il monte sacro al dio Apollo, e abitato dalle muse. L’ideale di questi poeti era creare la pura bellezza, con una poesia formalmente perfetta, che mantenga forti legami con le arti visive e la musica.

Mentre la poesia deve avere legami con l’extrapoetico, il poeta deve dedicarsi completamente alla sua arte ed essere “soltanto un poeta”, rimanendo lontano dall’impegno sociale e politico. In questo, gli aderenti al Parnassianesimo seguono i dettami della teoria di Théphile Gautier (1811-1872), nota sotto il nome di “l’art pour l’art”. Essa proclama che la vera arte non può avere finalità estrinseche:

“Il n’y a de vraiment beau que ce qui ne peut servir à rien”3.

Pur aderendo a questo movimento che sostiene il disimpegno politico, Verlaine partecipa alla Comune di Parigi (1871), e a causa di questo perde l’impiego. Conduce una vita tormentata, costellata di relazioni complicate, come ad esempio quella col poeta Arthur Rimbaud, sperimenta dipendenze da alcool e droghe, finisce più volte in prigione, ed è colpito da varie malattie.

Nonostante la sua vita sia piuttosto sregolata e dedita agli eccessi, Verlaine concepisce la poesia come un canto discreto e dolce, che nasce da impressioni vaghe e indefinite.

Egli stesso scrive infatti nella sua Art po é tique, pubblicata nel 1882:

De la musique avant toute chose,

Et pour cela préfère l'Impair

Plus vague et plus soluble dans l’air, Sans rien en lui qui pèse ou qui pose.

La musica prima di ogni cosa, e per questo scegli l'impari più vago e solubile nell'aria senza nulla in sé che pesi o posi.

E’ possibile istituire un’analogia tra questa concezione poetica di Verlaine e la concezione estetica degli impressionisti, che preferiscono usare la luce e i colori, capaci di rendere percepibile il senso del vago e dell’indefinito, piuttosto che demarcare i soggetti pittorici con linee che ne definiscano con precisione le forme e gli spazi4.

Un esempio di pittura impressionista è rappresentato dal quadro di Monet Le pont japonais

Abbildung in dieser Leseprobe nicht enthalten

Fig. 1, Claude Monet, Le pont japonais

Verlaine, con Stéphane Mallarmé e Charles

Baudelaire, appartiene alla corrente del

Decadentismo. Il termine ha un significato morale, ma non si riferisce a ciò che la società pensa di questi artisti, bensì, al contrario, a ciò che questi artisti pensano della società: essi la ritengono incapace di dare risposte agli interrogativi fondamentali dell’uomo, e dunque malata, decadente5.

Il modo di far poesia di questi autori usa suggestioni, sfumature, indefinita nostalgia, e un linguaggio che investe tutti i sensi: vista, udito, tatto, gusto, olfatto.

1.2 Fêtes Galantes

Nel 1869 Paul Verlaine pubblica F ê tes Galantes. La raccolta comprende 22 brevi composizioni poetiche, incentrate sui temi dell’amore, della festa, della musica, del teatro, e della natura.

Il titolo si riallaccia ad un genere pittorico inaugurato da Watteau nel 1700, che ritraeva un mondo aristocratico, come quello della nobiltà che si riuniva a Versailles dando vita ad una sorta di nuova Arcadia.

Abbildung in dieser Leseprobe nicht enthalten

Fig. 2, Antoine Watteau, Il festival dell’amore

L’Arcadia è una terra idealizzata, dove uomini e natura vivono in perfetta armonia. Per questo motivo gli esseri umani che la abitano sono spesso ritratti come pastori, secondo una convenzione che aveva usato già Virgilio, ancora nell’epoca pre-cristiana6.

Naturalmente si tratta di pastori raffinati ed eleganti, che esprimono sentimenti nobili ed elevati per mezzo di canzoni d’amore o conversazioni gentili.

Nonostante il titolo faccia riferimento ad un clima festoso, spesso affiora una tendenza alla malinconia. Dal punto di vista stilistico, questi testi sono caratterizzati dall’uso di vari metri, e da frequenti riferimenti a immagini e sonorità.

Inizialmente l’opera non riscosse particolare attenzione da parte della critica, ma in seguito i commentatori la qualificarono come una delle opere migliori di Verlaine, per la sua originalità poetica.

1.3 Mandoline, di Paul Verlaine

Les donneurs de sérénades Et les belles écouteuses Echangent des propos fades Sous les ramures chanteuses.

C'est Tircis et c'est Aminte,

Et c'est l'éternel Clitandre,

Et c'est Damis qui pour mainte Cruelle fait maint vers tendre.

Leurs courtes vestes de soie, Leurs longues robes à queues, Leur élégance, leur joie Et leurs molles ombres bleues

Tourbillonnent dans l'extase D'une lune rose et grise, Et la mandoline jase

Parmi les frissons de brise7.

Ascolto consigliato

https://www.youtube.com/watch?v=hlbwuMNvlQY

Abbildung in dieser Leseprobe nicht enthalten

Fig. 3, Antoine Watteau, I piaceri del ballo

Traduzione: Mandolino

I donatori di serenate e le belle ascoltatrici

si scambiano frasi di poca importanza sotto fronde canore.

È Tirsi ed è Aminta, ed è l'eterno Clitandro, e Damide che per tante

crudeli compone molti dolci versi. Le corte giubbe di seta,

gli abiti lunghi con lo strascico, la loro eleganza, la gioia, le loro morbide azzurre ombre volteggiano nell'estasi

di una luna rosa e grigia e il mandolino chiacchiera tra i fremiti di brezza.

Abbildung in dieser Leseprobe nicht enthalten

Fig. 4, Antoine Watteau, I pastori

1.4 Analisi di Mandoline

Questa poesia appartiene alla tradizione della poesia pastorale: si riteneva che i pastori, trascorrendo molto tempo soli e a contatto con la natura, per passatempo componessero poesie e canzoni.

Nella poesia si allude ad una festa campestre, la cui atmosfera ci ricorda l’atmosfera delle feste galanti dei dipinti di Watteau.

La prima strofa presenta i personaggi in maniera anonima, ma nella seconda strofa vengono citati quattro nomi Tircis, Aminte, Damis e Clitandre, sono personaggi della letteratura pastorale e della commedia italiana.

Tircis è un personaggio di varie opere: della favola in musica La Dafne, di Ottavio Rinuccini e Marco da

Gagliano (1608), del madrigale Tirsi e Clori di

Claudio Monteverdi (1619), della commedia La

princesse d'Elide di Molière (1664), della cantata

Clori, Tirsi, e Fileno di George Frideric Handel , (1707).

Il personaggio è presentato come dotato di bella voce e capacità canora.

Aminte è protagonista di un dramma pastorale, l’ Aminta, di Torquato Tasso; a questo personaggio, delineato come amante tragico e devoto, è ispirata anche l'opera di Mozart e Metastasio Il re pastore (1775).

Clitandre è un personaggio dell'opera L'amore medico di Ermanno Wolf-Ferrari (1913), tratta dalla comedie- ballet L ’ Amour m é decin di Molière e Lully. Il suo legame con l’amore e la natura è dato dal fatto che egli dichiara il suo amore alla sua bella in un giardino.

Damis (o Damide) è un personaggio de Il Tartuffo, una commedia di Molière, dal carattere impetuoso e irascibile.

Il fatto che i nomi siano tratti dalle tradizioni letterarie e che i vari personaggi non siano affatto caratterizzati in maniera individuale, ci induce a credere che Verlaine abbia voluto semplicemente far riferimento a figure di innamorato non meglio definite.

Altrettanto poco caratterizzate sono le figure femminili, di cui si dice soltanto ossia, immaginiamo, che non ricambiano l’amore che gli uomini nutrono perloro.Comunque, nonostante l’accenno alla crudeltà, l’atmosfera rimane lieta e leggera, come viene confermato anche dalla strofa successiva, in cui troviamo il termine joie.

Ora analizziamo il testo, identificando le diverse percezioni (visive, auditive, tattili e di movimento) a cui si allude, e le emozioni che ad esse si accompagnano.

Esaminiamo i termini che rimandano a percezioni visive:

I donatori di serenate e le belle ascoltatrici

si scambiano frasi di poca importanza sotto fronde canore.

È Tirsi ed è Aminta, ed è l'eterno Clitandro, e Damide che per tante

crudeli compone molti dolci versi. Le corte giubbe di seta,

gli abiti lunghi con lo strascico, la loro eleganza, la gioia, le loro morbide azzurre ombre

volteggiano nell'estasi di una luna rosa e grigia e il mandolino chiacchiera tra i fremiti di brezza.

Nella terza strofa i personaggi, già prima poco caratterizzati, perdono ogni traccia di individualità, e di loro si citano soltanto i bellissimi vestiti che volteggiano danzando. Le loro forme in movimento animano un quadro dominato da tre colori: l’azzurro, il rosa e il grigio. Sono colori tenui, che confermano l’idea di una festa piacevole, senza momenti drammatici.

Esaminiamo ora le percezioni auditive:

I donatori di serenate

e le belle ascoltatrici

si scambiano frasi di poca importanza sotto fronde canore.

È Tirsi ed è Aminta, ed è l'eterno Clitandro, e Damide che per tante

crudeli compone molti dolci versi. Le corte giubbe di seta,

gli abiti lunghi con lo strascico,

la loro eleganza, la gioia,

le loro morbide azzurre ombre volteggiano nell'estasi

di una luna rosa e grigia e il mandolino chiacchiera tra i fremiti di brezza.

Particolarmente interessante è la citazione di un particolare strumento musicale, che anzi dà il titolo alla poesia: il mandolino, tipico della tradizione napoletana, era particolarmente usato nelle canzoni d’amore,

Inoltre notiamo che versi sono settenari, ossia sono tutti articolati su sette sillabe, il che rafforza l’impressione musicale che ci dà il testo.

Ora concentriamo l’attenzione sulle sensazioni tattili e di movimento.

I donatori di serenate e le belle ascoltatrici

si scambiano frasi di poca importanza sotto fronde canore.

È Tirsi ed è Aminta, ed è l'eterno Clitandro, e Damide che per tante

crudeli compone molti dolci versi. Le corte giubbe di seta,

gli abiti lunghi con lo strascico, la loro eleganza, la gioia, le loro morbide azzurre ombre volteggiano nell'estasi

di una luna rosa e grigia e il mandolino chiacchiera tra i fremiti di brezza.

In verità, la parola fremiti rimanda a due diverse percezioni: sonora e di movimento.

Il fatto che le prime due strofe siano di quattro versi ciascuna, mentre la terza sia di otto versi, insieme con la presenza del verbo volteggiano, ci fa pensare ad un andamento più mosso nella terza strofa.

Infine, esaminiamo i termini che ci indicano l’atmosfera emotiva del testo.

I donatori di serenate

[...]


1 Umberto Eco, Opera aperta. Forma e indeterminazione nelle poetiche contemporanee, Milano: RCS Libri, 2010, 33. 15

2 Niels A. Taatgen, The Nature and Transfer of Cognitive Skills, Psychological Review, American Psychological Association, 2013, Vol. 120, No. 3, 439-471.

3 Théophile Gautier, Mademoiselle de Maupin, Préface, Parigi : G. Charpentier, 1880, 22.

4 Impressionismo, http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:QOLLwkE X2CEJ:www.francescomorante.it/pag_3/304.htm+&cd=1&hl=it&ct =clnk&gl=it (accesso 18.07.2016).

5 Tra Ottocento e Novecento: Decadentismo e Simbolismo, http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:_O6OVQOl VvEJ:www.luzappy.eu/Decadentismo%2520e%2520simbolismo.doc x+&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it (accesso 18.07.2016).

6 Publio Virgilio Marone, Bucoliche. Note esegetiche e grammaticali a cura di Massimo Gioseffi, Milano: CUEM, 2005.

7 Mandoline, http://poesie.webnet.fr/lesgrandsclassiques/poemes/paul_verlaine/ma ndoline.html (accesso 19.07.2016)

Excerpt out of 104 pages

Details

Title
Réflexions. Analisi di testi scelti di Verlaine e Mallarmé
Author
Year
2016
Pages
104
Catalog Number
V337072
ISBN (eBook)
9783668283985
ISBN (Book)
9783668283992
File size
1607 KB
Language
Italian
Keywords
réflexions, analisi, verlaine, mallarmé
Quote paper
M° Rossella Marisi (Author), 2016, Réflexions. Analisi di testi scelti di Verlaine e Mallarmé, Munich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/337072

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