Nella parlata nuorese „Nuoro“ si chiama „Núgoro“. Già a partire dalla metà del XIV secolo esistono toponimi come Nuor, Nuer, Nuro, Nuru e Nuoro che indicano con certezza il centro barbaricino. La presenza di alcuni nuraghi dimostra che la località era già abitata in epoca preromana. Nel periodo romano, poi, di qui passava la strada per mediterranea da Cagliari ad Olbia. Già agli inizi del dodicesimo secolo Nuoro appartiene alla diocesi di Ottana, la cui esistenza è testimoniata a partire dal secondo decennio dello stesso secolo.
Nel medioevo la villa di Nuoro era uno dei più importanti centri della diocesi di Ottana ed infatti, Nuoro aveva sempre una grande appartenenza alla diocesi.
Nel 1627 il centro barbaricino secondo il censimento contava già 2300 abitanti. In un testo del 1639 un certo Francesco Angelo de Vico diceva che Nuoro per il suo cielo e per la sua terra e per altre qualità era segnalata fra tutte le ville di quel regno perché era molto grande e molto popolosa ed i suoi abitanti erano molto notabili, ricchi, di grande abilità e ingegno. Questa è un´affermazione che nel giallo di Fois „Dura Madre“ viene negata: gli abitanti vengono descritti in modo completamente diverso. I secoli hanno proprio cambiato la città ed i suoi abitanti, almeno nell´opera di Fois. Fino al 1779 la villa fa parte della nuova diocesi di Alghero fino a quando verrà scelta come sede per la ricostituita diocesi Galtellì-Nuoro.
Secondo una relazione del canonico Francesco Maria Carongiù nel 1777 Nuoro era „provvista di belle e ampie strade, deliziosa nella sua campagna ed abbondante altresì d´ogni genere di viveri, di buone carni, pane, circostanze tutte che rendono più grato il soggiorno“. La ricostituizione della diocesi di Galtellì consentì a Nuoro di emergere fra gli altri villaggi della zona. Nel 1836 fu proclamata città ed i dodici anni di governo dell´ arcivescovo Giovanni Maria Bua furono tra i più ricchi d`iniziative religiose, culturali e sociali per la diocesi e per il capoluogo. Furono costruiti un nuovo seminario e un nuovo palazzo vescovile e fu quasi terminata la nuova grandiosa cattedrale. La nuova città non si discostava molto dall´antico villaggio: Bua dice che „il materiale delle abitazioni non è molto elegante e appare agli stranieri un poco della rozzezza antica. Le case formate tutte di granito non hanno la maggior parte che il pian terreno col cortile davanti dove si tengono a stalla i giumenti e si accostano le legno.
Inhaltsverzeichnis
- Le Origini di Nuoro
- L'Urbanistica di Nuoro
- Reiseberichte von Max Leopold Wagner
- Il Giallo in Generale
- I Gialli di Marcello Fois
- Impressioni Urbanistiche e Discorsi sulla Città
Zielsetzung und Themenschwerpunkte
Questo seminario esplora la rappresentazione della città di Nuoro in tre opere letterarie: "Il paese del vento" di Salvatore Satta, "Il viaggio" di Maria Giacobbe e "Dura Madre" di Marcello Fois. Attraverso l'analisi di queste opere, il seminario mira a fornire una comprensione profonda della storia, della cultura e dell'identità di Nuoro, e di come queste si riflettono nell'arte e nella letteratura.
- L'evoluzione urbana di Nuoro
- La rappresentazione letteraria della città
- Il ruolo della storia e della cultura nella formazione dell'identità nuorese
- L'influenza dell'ambiente geografico e sociale sull'arte e la letteratura
- L'uso del giallo come strumento narrativo per esplorare i temi della città
Zusammenfassung der Kapitel
- Le origini di Nuoro: Questo capitolo esplora le origini di Nuoro, a partire dai primi insediamenti preromani fino alla sua crescita come importante centro urbano nel Medioevo. Si analizza l'evoluzione del tessuto urbano, l'influenza della Chiesa e le diverse dominazioni straniere che hanno segnato la storia della città.
- L'urbanistica di Nuoro: Questo capitolo approfondisce l'aspetto urbanistico di Nuoro, focalizzandosi sulla sua crescita e sulle sue caratteristiche peculiari. Si analizzano le diverse fasi di sviluppo urbano, dalla struttura tradizionale del borgo rurale alle trasformazioni del dopoguerra, evidenziando il rapporto tra la città e i suoi abitanti.
- Reiseberichte von Max Leopold Wagner: Questo capitolo presenta un'analisi di alcune descrizioni della città di Nuoro contenute nei diari di viaggio di Max Leopold Wagner, un importante viaggiatore e antropologo che ha visitato la Sardegna nel XIX secolo. Le osservazioni di Wagner offrono un'interessante prospettiva esterna sulla città, evidenziandone gli aspetti caratteristici e le peculiarità.
- Il Giallo in Generale: Questo capitolo introduce il genere letterario del giallo e ne analizza le caratteristiche generali, soffermandosi in particolare sulla sua capacità di esplorare temi sociali e psicologici.
- I Gialli di Marcello Fois: Questo capitolo si focalizza sulle opere di Marcello Fois, uno degli scrittori italiani contemporanei più importanti, e sulle sue caratteristiche stilistiche. Si esaminano i principali temi e motivi presenti nei suoi romanzi, come la suspense, il mistero e la ricerca della verità.
- Impressioni Urbanistiche e Discorsi sulla Città: Questo capitolo analizza le diverse rappresentazioni della città di Nuoro in "Dura Madre", il romanzo di Marcello Fois. Si esamina il ruolo della città come sfondo narrativo, i suoi luoghi simbolici e il modo in cui la città influenza le vicende dei personaggi.
Schlüsselwörter
Le parole chiave di questo seminario includono Nuoro, città, urbanistica, storia, cultura, identità, letteratura, giallo, Salvatore Satta, Maria Giacobbe, Marcello Fois, "Il paese del vento", "Il viaggio", "Dura Madre".
- Quote paper
- Patricia Schönberger (Author), 2004, Impressioni Urbanistiche e Discorsi sulla Città di Nuoro in Dura Madre, Munich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/78712