This essay is about the avanguardistic idea of town presented by the less-known but very interesting "Tale of Gospodin Prosto" (1919-1924) by Aleksei Skaldin.
Inhaltsverzeichnis (Indice dei contenuti)
- La “città-anticittà” dell'ultimo simbolista russo: note sul Rasskaz o Gospodine Prosto di A. Skaldin
- La città come “oggetto” e “situazione”
- La città come “oggetto”: la gonna di Mary e i riccioli d'oro
- La città come “situazione”: le strade deserte e il bel étage del Signor Semplice
- La città come spazio liminare
- La città come campo di rapporti sociali
- La città come spazio emotivo
Zielsetzung und Themenschwerpunkte (Obiettivi e temi principali)
Questo articolo analizza il racconto "Rasskaz o Gospodine Prosto" di Aleksej Skaldin, esponendo le peculiarità dello spazio urbano in cui si svolge la vicenda. L'analisi si concentra sulla rappresentazione della città come un luogo dai confini labili e multiforme, in cui si intrecciano elementi reali e immaginari, russi e non russi.
- La città come “oggetto” e “situazione” in Skaldin
- La città come spazio liminare e la sua rappresentazione come "border town"
- La città come campo di rapporti sociali e la sua struttura segmentaria ed eterogenea
- La città come spazio emotivo e la sua influenza sui pensieri e le emozioni del protagonista
- La città come spazio frammentato e la sua identità evanescente
Zusammenfassung der Kapitel (Sommario dei capitoli)
Il testo analizza la rappresentazione della città nel racconto "Rasskaz o Gospodine Prosto" di Aleksej Skaldin. Inizialmente, viene presentato il concetto di città in Skaldin come un "oggetto" e una "situazione" al contempo. Si evidenzia come la città, in quest'opera, perda la sua natura classica di totalità, per divenire un insieme di oggetti e un teatro dell'azione.
Successivamente, l'articolo si concentra sulla natura liminare della città, evidenziando come essa si presenti come uno spazio extraetnico e universale, in cui indigeno e allogeno si intrecciano. Viene analizzata la figura del Signor Semplice, il protagonista del racconto, che incarna la natura multiforme e contraddittoria della città.
Viene poi introdotto il concetto di città come campo di rapporti sociali, evidenziando come essa si strutturi come un sistema complesso e segmentario, alimentato dall'interazione tra i suoi elementi. Si analizza la relazione tra la topografia cittadina e i pensieri e le emozioni del protagonista, evidenziando come la città diventi uno spazio emotivo e "privato" del soggetto.
Schlüsselwörter (Parole chiave)
Le parole chiave che caratterizzano il testo includono: città-anticittà, spazio liminare, border town, campo di rapporti sociali, spazio emotivo, frammentazione, identità evanescente, Aleksej Skaldin, Rasskaz o Gospodine Prosto.
- Citation du texte
- PhD Student Linda Torresin (Auteur), 2012, La "città-anticittà" dell’ultimo simbolista russo: note sul "Rasskaz o Gospodine Prosto" di A. Skaldin, Munich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/211827