In questo contributo si ripercorre brevemente la storia dei Laboratori di Pregnana Milanese a partire dalla nascita della Divisione Elettronica Olivetti e del progetto ELEA. Nei primi anni Cinquanta del secolo scorso l’Informatica in Italia è pressoché inesistente ad eccezione dell’Istituto Nazionale per le Applicazioni del Calcolo di Roma di Mauro Picone. Fu solo grazie all’iniziativa dell’Università di Pisa e della Olivetti che l’Informatica ebbe l'impulso per un rapido e notevole sviluppo. I laboratori di Pregnana nacquero nel 1962 proprio per ospitare la nuova sede della Divisione Elettronica Olivetti e nel corso dei decenni – pur cambiando gestione – hanno sempre rappresentato un’eccellenza nella produzione informatica italiana, fino allo stato di abbandono dei giorni nostri.
Inhaltsverzeichnis (Indice dei contenuti)
:- Gli albori dell'Informatica italiana
- La Calcolatrice Elettronica Pisana e il Laboratorio di Ricerche Elettroniche Olivetti
- Il progetto ELEA e il primo calcolatore italiano
Zielsetzung und Themenschwerpunkte (Obiettivi e temi principali)
:Questo contributo analizza brevemente la storia dei Laboratori di Pregnana Milanese, dalla nascita della Divisione Elettronica Olivetti e del progetto ELEA fino all'abbandono attuale. Si esplora il ruolo chiave che l'Olivetti ha avuto nello sviluppo dell'informatica italiana negli anni Cinquanta e Sessanta, in un contesto dove l'informatica era pressoché inesistente.
- L'evoluzione dell'informatica in Italia, dall'introduzione dei primi calcolatori elettronici agli elaboratori su chip.
- Il ruolo fondamentale dell'Olivetti nella promozione e nello sviluppo dell'informatica italiana.
- La storia dei Laboratori di Pregnana Milanese e la loro evoluzione nel tempo.
- Il ruolo di Adriano Olivetti nella trasformazione dell'azienda di famiglia e la sua visione di comunità-fabbrica.
- L'impatto dell'Informatica sulla società italiana e la sua diffusione nell'industria e nella ricerca.
Zusammenfassung der Kapitel (Riassunti dei capitoli)
:Il primo capitolo descrive gli albori dell'informatica italiana e si concentra sull'introduzione del primo calcolatore elettronico in Italia, il CRC 102A, grazie all'iniziativa di Luigi Dadda. Viene anche descritto l'interesse dell'Olivetti per l'elettronica e l'accordo con la Compagnie des Machines Bull per la commercializzazione di macchine a schede perforate.
Il secondo capitolo si focalizza sulla Calcolatrice Elettronica Pisana (CEP) e il ruolo dell'Olivetti nella sua realizzazione. Si illustra la collaborazione tra l'Università di Pisa e l'Olivetti per la costruzione di un calcolatore elettronico per applicazioni tecnico-scientifiche, che ha portato alla nascita del Laboratorio di Ricerche Elettroniche (LRE) a Barbaricina.
Il terzo capitolo descrive il progetto ELEA e la realizzazione del primo calcolatore italiano. Il gruppo di ricerca guidato da Mario Tchou lavorò al progetto ELEA, che si basava sulla macchina di von Neumann, e diede vita al primo prototipo a valvole termoioniche, l'ELEA 9001.
Schlüsselwörter (Parole chiave)
:Informatica italiana, Olivetti, Pregnana Milanese, ELEA, calcolatori elettronici, Adriano Olivetti, Laboratori di ricerca, Università di Pisa, CEP, Mario Tchou, Luigi Dadda, Mauro Picone, storia dell'informatica, Centro di Ricerca e Sviluppo.
- Quote paper
- contract professor Jacopo De Tullio (Author), 2013, L’Olivetti di Pregnana Milanese e l’Informatica italiana, Munich, GRIN Verlag, https://www.grin.com/document/264783